Associazione Nazionale Alpini
Sezione di Bergamo
1921-2023 - 102 ANNI DI STORIA


• Formato cm 22x29,3
• 520 pagine
• 607 illustrazioni
• Rilegatura con copertina cartonata rivestita in similtela
• Sovraccoperta a colori plasticata

ISBN 978-88-7201-440-0

Edizione fuori commercio
« [...] Il libro, oltre che fissare nel tempo la nostra ultracentenaria storia, è anche un modo per ricordare e ringraziare tutti quanti i Soci, Alpini e Amici, che in questi 100+2 anni hanno animato con genuino ed inimitabile “stile alpino” la vita della Sezione di Bergamo, vivendola e partecipando, con impegno e generosità, ognuno nel proprio ruolo, carica o incarico, nelle numerosissime e variegate attività associative che si sono svolte nei gruppi, in Sezione, in ambito nazionale e internazionale, scrivendo, con azioni concrete, pagine indelebili della vita associativa della nostra Sezione “Berghem de Sass”, che è la baita della famiglia delle Penne Nere bergamasche e di tutte le persone che condividono i nostri scopi associativi racchiusi in quel “per non dimenticare” inciso sulla Colonna Mozza del Monte Ortigara e si manifestano operando con il motto “Ricordiamo i morti aiutando i vivi”. [...] Con la certezza che queste pagine, dense di storia e di significato, aiutino a tenere vivo il ricordo dei nostri Padri e con la speranza che possano essere di stimolo e di aiuto per la crescita delle giovani e future generazioni della Comunità Bergamasca, dico ancora una volta, ad alta voce e con orgoglio, W gli Alpini, W Bergamo. (dalla presentazione di Giorgio Sonzogni, Presidente della Sezione di Bergamo)  
  • ANA Sezione di Bergamo - 102 anni di storia - Copertina ANA Sezione di Bergamo - 102 anni di storia - Copertina ANA Sezione di Bergamo - 102 anni di storia
  • Parte Prima - Le origini dell'ANA Parte Prima - Le origini dell'ANA
  • L'Inno Nazionale L'Inno Nazionale
  • Trentatré - L'Inno degli Alpini Trentatré - L'Inno degli Alpini
  • Parte Seconda - La Sezione di Bergamo Parte Seconda - La Sezione di Bergamo
  • La Storia della Sezione La Storia della Sezione
  • Cerimonia per il Centenario - 2021 Cerimonia per il Centenario - 2021
  • I Presidenti della Sezione di Bergamo I Presidenti della Sezione di Bergamo
  • Alpini e Istituzioni Alpini e Istituzioni
  • I Cori e le Fanfare I Cori e le Fanfare
  • Alpini e Giovani Alpini e Giovani
  • Parte Terza - I Gruppi Alpini Bergamaschi Parte Terza - I Gruppi Alpini Bergamaschi

  OLTRE LE MURA
Un ragazzo nel Cinquecento a Bergamo

di Vittoria Roberta Zanferrari

Illustrazioni di Simone Lisi



Libro per ragazzi/e dai 10 anni
• Formato cm 14,5x21
• 128 pagine
• 20 illustrazioni
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-439-4

Euro 15,00

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Oltre le Mura. Un ragazzo nel Cinquecento a Bergamo   La vicenda è ambientata nel Cinquecento quando, a costo di qualsiasi sacrificio, la Repubblica di Venezia decide di trasformare la città di Bergamo in una “Fortezza di monte” (una città fortificata su un colle) e inizia a costruire la cintura muraria che, ancora oggi, circonda Città Alta. Ci vorranno ben 27 anni per completare l’imponente opera delle mura veneziane e questo racconto è ambientato nel primo anno, quando, tra mille polemiche, iniziano i lavori.
Da secoli le Mura Venete rappresentano l’orgoglio di Bergamo e dei suoi abitanti, ma la costruzione della cinta delle mura, a quei tempi, è stato un vero e proprio flagello abbattutosi su tutti.
A Bergamo non era la prima volta che si procedeva alla costruzione di una cinta di mura: era la quarta volta! La prima cinta muraria risale all’epoca romana e proteggeva solo Città Alta; la seconda è una cinta di epoca medievale che ripercorreva la precedente e che difendeva, ancora e solo, Città Alta. La terza è la cinta delle Muraine, costruite tra il XII e il XIII secolo, che abbracciava quasi tutta Città Bassa e di cui oggi rimane solo la Torre del Galgario e qualche altro frammento. Come in ogni racconto di questo genere, troverete diverse curiosità sulla città di Bergamo e i suoi abitanti; lasciatevi catturare da loro e dalla loro storia con un’unica avvertenza: non dimenticate che tutto quello che non è vero, è solo fantasia. Buona lettura.
Oltre le Mura

  I LUOGHI DELLA CULTURA
A BERGAMO


Testo di Tosca Rossi

• Formato cm 21x28
• 128 pagine
• 157 fotografie a colori
UNICA EDIZIONE IN ITALIANO
E INGLESE

ISBN 978-88-7201-423-3


La nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023 porta ad una riflessione naturale e ad un quesito più che legittimo: quali sono questi luoghi? quali meritano di essere in lizza? quali sono “Cultura”? Per rispondere a tutto ciò, la mente corre immediatamente alle realtà museali, civiche ed ecclesiastiche, al patrimonio artistico custodito da fondazioni o posto sotto teca da generazioni che abitano ville nobiliari e palazzi secolari, così come ai semplici oggetti delle raccolte etnografiche o appartenuti ai “grandi di Bergamo”, dove l’uomo cede il passo al divino. In realtà non esiste una scala di valori che possa mettere ordinatamente in fila musei, chiese, dimore, contenitori storici o location della città di Bergamo e questo perché Tutto è cultura, a prescindere, proprio perché generato, cullato e alimentato da quell’humus che ha cresciuto i suoi figli, che popolano il suo capoluogo, da custodire per consacrarlo ai posteri. La vera cultura è quel dialogo che questi luoghi possono instaurare, dapprima l’un con l’altro, per poi consolidarlo con i loro omologhi provinciali, uniti in un sistema condiviso e sostenuto, e finalmente varcare il confine.  
  • I luoghi della cultura a Bergamo_Copertina I luoghi della cultura a Bergamo_Copertina I luoghi della cultura a Bergamo_Copertina
  • Orto Botanico Lorenzo Rota Orto Botanico Lorenzo Rota
  • Sorgenti del Brembo e cascate della val Sambuzza Palazzo Terzi
  • Gabinetto di Fisica del Liceo Paolo Sarpi Gabinetto di Fisica del Liceo Paolo Sarpi
  • Basilica di Santa Maria Maggiore Basilica di Santa Maria Maggiore
  • Museo Donizettiano Museo Donizettiano
  • Museo delle Storie di Bergamo Museo delle Storie di Bergamo
  • Ex chiesa di Sant'Agostino Ex chiesa di Sant'Agostino
  • Accademia Carrara Accademia Carrara
  • Teatro Donizetti Teatro Donizetti
  • Complesso di Astino e Valle della Biodiversità Complesso di Astino e Valle della Biodiversità

  GLI ARTISTI E LA PIAZZA A CINQUANT'ANNI DALLA STRAGE
L'impegno dell'AAB per il 28 maggio


A cura di Fausto Lorenzi e Dino Santina

Catalogo della mostra organizzata da Associazione Artisti Bresciani in collaborazione con Casa della Memoria

• Formato cm 22x22
• 72 pagine
• 33 tavole e 8 fotografie
• Rilegatura in brossura

Edizione fuori commercio

Catalogo della mostra dell'AAB   La strage di piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio del 1974, ha segnato una cesura nella storia civile, politica, morale della nostra città. Subito apparve chiaro quello che le sentenze hanno faticosamente accertato nel corso dei decenni. E cioè che l’ordigno che fece otto vittime e cento feriti non era un episodio periferico, provinciale, ma stava dentro un disegno che mirava a sovvertire la storia dell’intero Paese, a interrompere il cammino verso forme di democrazia più evoluta e partecipata, a spezzare i processi e le lotte per conquistare diritti più avanzati. Stava insomma dentro un disegno per allineare l’Italia ai regimi totalitari che nel 1974 governavano tutti i Paesi dell’Europa mediterranea: Grecia, Spagna, Portogallo.
Proprio per questo la risposta che Brescia diede, la compostezza, la capacità di autogoverno della piazza costruita fin dai primi istanti dai sindacati e dalle forze politiche democratiche, assunsero un valore esemplare, segnarono una svolta decisiva per l’intero Paese, dimostrarono che la speranza di accendere forme di guerra civile e affermare oscuri richiami all’ordine non avrebbero trovato spazio. Non qui. Non a partire da Brescia.
AAB fu dentro questa storia. Lo fu in maniera nobile, creativa, originale. Convogliò la risposta degli artisti che divenne corale, impegnata. Ognuno trovò gli accenti personali per esprimere quanto un’intera città sentiva e viveva: l’orrore per il sangue innocente versato, l’angoscia per l’esplosione di una violenza ferina, la pietà per le vittime, la solidarietà per i feriti, la denuncia delle trame e delle collusioni che avevano resa possibile la bomba, l’impegno a rinsaldare le fila di una città e delle sue istituzioni, la domanda di verità e di giustizia, la risposta a un dovere di testimonianza e di militanza. [...]
In questo catalogo Fausto Lorenzi ricostruisce – con un testo fondamentale, che entra di diritto nella storia dell’AAB – lo stato dell’arte nei mesi che precedettero la strage e negli anni che la seguirono. In un quadro animato da dispute estetiche di qualità elevata la strage aprì uno squarcio, esercitò una nuova chiamata, percosse le coscienze e radicalizzò le scelte e i dibattiti, segnò un cambio di passo, di linguaggi, di paradigmi, di iniziative. [...] Dall'introduzione di Massimo Tedeschi, presidente dell'AAB

  BERGAMO INQUIETA
Mistero e morte nel Lemine

Romanzo di Marco Carminati

• Formato cm 15x22
• 256 pagine
• Rilegatura con copertina cartonata rivestita in similtela
• Sovraccoperta a colori plasticata

ISBN 978-88-7201-436-3


Euro 25,00

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Bergamo Inquieta   Una scia di morti misteriose attraversa la storia quasi millenaria della Rotonda di San Tomè, come una tragica cometa di sangue. Gli efferati omicidi cominciano nel XII secolo, con il monaco Agelasio, e proseguono fino ai nostri giorni con il conferenziere Mauro Veronesi e il direttore d’orchestra Michelangelo Zenoni, ma anche con la sensitiva Pennina e altri abitanti di quello che fu l’antico Lemine.
Un “fil rouge” li unisce e a decifrare la scia insanguinata, che ha Bergamo e le sue valli, ma soprattutto l’Agro del Lemine per palcoscenico, saranno Cristiana Danesi e Gian Andrea Personeni, i due investigatori accomunati dalla passione per la musica e dalla curiosità per il crimine. Un capriccio letterario per ritrarre un’altra faccia della tranquilla provincia orobica, cui va la simpatia dell’autore, che la rivisita con un pizzico di maliziosa complicità.

  DAL TEATRO SOCIALE
AL TEATRO NUOVO TREVIGLIO
La storia del teatro comunale cittadino dal 1752 ai giorni nostri

A cura di Fabio Celsi
Elisabetta Ciciliot

• Formato cm 15x21
• 60 pagine
• 43 fotografie a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-437-0

Edizione fuori commercio

Dal Teatro Sociale al Teatro Nuovo Treviglio  

Teatro Nuovo Treviglio. Non è certo un nome originale quello del teatro comunale cittadino, ma è sicuramente un nome particolarmente significativo per la storia che rappresenta. Leggendo le pagine del secondo volume della collana “Storie d’Archivio” edita dal Comune di Treviglio, emerge infatti chiaramente quanto la presenza di un teatro abbia sempre caratterizzato la vita sociale, culturale, aggregativa e politica della nostra città. [...] Ecco perché, dopo la decisione di abbatterlo e di non ricostruirlo, la città ha accusato un forte vuoto che l’Amministrazione Comunale ha colmato con la valorizzazione dell’immobile di piazza Garibaldi che oggi ospita un teatro moderno, apprezzato, polivalente e che continua a rappresentare quel fondamentale luogo di incontro, cultura, aggregazione, confronto, studio, socializzazione che ha da sempre ricoperto. È Nuovo, ma con una storia e un valore che hanno origini nel XVIII secolo e che sono ben riassunte e raccontate nel libro che il professor Fabio Celsi, insieme alla dottoressa Elisabetta Ciciliot e all’Ufficio Cultura del Comune di Treviglio, ha sapientemente saputo scrivere attraverso lo studio e l’analisi dell’Archivio storico del Comune di Treviglio e grazie anche alle testimonianze e ai documenti dei signori Ronchi, Belloli e Signorelli. (Dall'introduzione di Juri Fabio Imeri, Sindaco di Treviglio)

Da sempre il teatro ha costituito un elemento fondamentale di aggregazione della comunità trevigliese. Collocato nel cuore della città, ha rivestito un ruolo centrale nella vita politica, sociale e culturale. Questa pubblicazione ripercorre non solo la storia dell’edificio dal 1700 ad oggi, ma anche l’appassionato dibattito che ne ha scandito le diverse fasi della realizzazione.
Dai documenti provenienti dall’Archivio storico comunale ed altre testimonianze (testi ed immagini), emerge l’affetto che la comunità da sempre ha riservato nei confronti di questa gloriosa istituzione. Un importante lavoro di ricerca d’archivio condotta dal professor Celsi ci permette di ripercorrere gli elementi essenziali di tre secoli di storia cittadina. Una storia che si rinnova tutt’oggi nella sua portata amministrativa, sociale e culturale. [...] (Dalla premessa di Elisabetta Ciciliot
Responsabile Ufficio Cultura del Comune di Treviglio)


  PONTE SAN PIETRO IN MOSTRA
Fotografie esposte nelle mostre dell'Archivio Storico dell'Immagine
2018-2023


A cura di Massimiliano Sana
e Roberto Scudeletti

• Formato cm 17x24
• 160 pagine
• 126 fotografie storiche in bianco e nero
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-434-9

Edizione fuori commercio

Ponte San Pietro in mostra   Le fotografie hanno il potere di emozionare, di comunicare un messaggio e di lasciare un’impronta indelebile nella nostra memoria; le immagini hanno il potere di farci ridere, piangere, riflettere, ci fanno sentire parte di qualcosa di più grande di noi stessi.
Ma oltre a farci emozionare, le immagini hanno anche il potere di connetterci con gli altri: le fotografie possono unire persone con interessi simili, stimolare il dialogo e la discussione e possono persino aiutarci a comprendere il punto di vista altrui. Le fotografie possono anche avere un potere educativo in quanto ci aiutano a comprendere meglio il mondo intorno a noi e, infine, ci permettono di guardare indietro nel tempo.
Ed è proprio da tutto ciò che è nata l’idea di raccogliere in questo volume il materiale relativo alle ultime quattro mostre realizzate dall’Archivio Storico dell’Immagine di Ponte San Pietro, nel tentativo di farci esplorare il significato dell’emozione di una fotografia, così da diventare essa stessa un patrimonio culturale e storico, un mezzo per preservare i nostri ricordi e un modo per trasmettere la nostra eredità alle generazioni future.

  SALUTI DA MARTINENGO
Un percorso affascinante tra storia e memoria nelle vecchie cartoline


A cura di Stefano Cucchi
e Vincenzo Mazzoleni

• Formato cm 17x24
• 200 pagine
• 145 cartoiline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-435-6

Euro 25,00

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Ottavo volume della collana Saluti da..., dedicato a Martinengo.
Opera collettiva perlopiù di giovani autori martinenghesi (e certamente questo è un grande motivo di soddisfazione e ottimismo) che hanno accettato l’invito, raccogliendo testimonianze e voci del territorio per metterle nero su bianco nei loro articoli accorati e sempre istruttivi. Martinengo è illustrata e raccontata attraverso una visuale tutta particolare e davvero suggestiva, quella delle cartoline d’epoca, così “fuori moda” al giorno d’oggi perché soppiantate dai moderni strumenti di comunicazione e dai fenomeni social.
Il libro è diviso in capitoli, ciascuno dei quali riguarda un argomento specifico. Si comincia con le classiche Saluti da, veri e propri biglietti da visita di Martinengo, poi i panorami, il particolare percorso attraverso le vie, le piazze e i luoghi storici della città. Altri capitoli riguardano la religiosità popolare, le scuole, le dimore nobili e ville, le guerre del Novecento e i nostri Caduti, la Sacra Famiglia, comunità di religiosi educatori e, infine, Cortenuova Sopra.
 
  • SalutidaMartinengo_copertina SalutidaMartinengo_copertina Saluti da Martinengo_Copertina
  • Salutida SalutidaMartinengo
  • SalutidaMartinengo SalutidaMartinengo
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  SALUTI DA GAZZANIGA
Storia e immagini di un borgo attraverso le vecchie cartoline


A cura di Angelo Ghisetti
e Vincenzo Mazzoleni


• Formato cm 17x24
• 208 pagine
• 155 cartoline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-429-5

Euro 25,00

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Settimo volume della collana Saluti da…, dedicato a Gazzaniga (dopo Urgnano e Basella, Treviglio, Ponte San Pietro, Bergamo, Romano di Lombardia e Cologno al Serio).
Il libro è diviso in argomenti, alcuni più generali, altri peculiari del nostro territorio e del nostro paese, come la riscoperta del “marmo nero”, vera risorsa litica locale, e la storia degli scultori Manni, famiglia ticinese trasferitasi a Gazzaniga nel Seicento, oppure la rievocazione degli antichi toponimi di vie, piazze, contrade e luoghi del territorio. Spazio è stato poi riservato al lavoro, alle scuole, alle frazioni di Orezzo e Rova, alle chiese e ai monumenti, al fiume Serio, alla Casa del Fanciullo; e ancora, all’ospedale, frutto del lascito caritatevole della ricca famiglia di imprenditori della seta Briolini, e al loro mausoleo, fulgido esempio di architettura neogotica.
Grazie alle splendide cartoline che le illustrano, tutte queste sono storie che meritano di essere raccontate e ricordate, evitandone l’oblio generale, per preservare la ricchezza del patrimonio culturale e artistico del territorio.
 
  • SalutidaGazzaniga_copertina SalutidaGazzaniga_copertina Saluti da Gazzaniga_Copertina
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  PRESENTE INQUIETO
Artisti di Bergamo e Brescia
nella contemporaneità


A cura di Stefania Burnelli, Giovanna Galli, Fausto Lorenzi, Fernando Noris

Mostra promossa da
- GianMaria Labaa - Associazione La Scuola di Bergamo

- Massimo Tedeschi e Dino Santina - Associazione Artisti Bresciani

• Formato cm 22x22
• 144 pagine
• opere di 50 artisti di Bergamo e Brescia
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-428-8

Edizione fuori commercio

Presente Inquieto_copertina   “Presente inquieto. Artisti di Bergamo e Brescia nella contemporaneità” è il titolo della mostra di artisti bresciani e bergamaschi viventi promossa dall’Associazione Artisti Bresciani e da Scuola di Bergamo, Associazione Culturale Allievi e Sostenitori dell’Accademia Carrara di Belle Arti.
La mostra sarà allestita a Brescia dal 9 settembre all’8 ottobre 2023 nella sala della ex Cavallerizza in via Cairoli, 9 e a Bergamo dal 14 ottobre al 12 novembre 2023 nella ex chiesa della Maddalena, in via Sant’Alessandro 39d.
I quattro curatori, Giovanna Galli e Fausto Lorenzi per Brescia, Stefania Burnelli e Fernando Noris per Bergamo, hanno selezionato un numero prefissato di artisti (25 per ogni provincia) e attraverso un centinaio di opere hanno composto una panoramica affascinante e suggestiva dei percorsi che l’arte contemporanea ha scritto e scrive nelle due provincie contigue.
Gli artisti scelti per Brescia sono: Pietro Almeoni, Giuseppe Bergomi, Giorgio Bertelli, Beppe Bonetti, Tullio Cattaneo, Bonomo Faita, Raffaella Formenti, Giuseppe Gallizioli, Antonella Gandini, Armida Gandini, Fausto Gilberti, Giusi Lazzari, Marco Manzella, Iros Marpicati, Felice Martinelli, Elena Monzo, Giulio Mottinelli, Luigi Paracchini, Paolo Petrò, Giuseppe Rivadossi, Camilla Rossi, Fausto Salvi, Livio Scarpella, Enrico Schinetti, Margherita Serra.
Quelli per Bergamo sono: Viveka Assembergs, Luisa Balicco, Sergio Battarola, Cesare Benaglia, Mario Benedetti, Franco Bianchetti, Elio Bianco, Giovanna Bolognini, Maurizio Bonfanti, Silva Cavalli Felci, Italo Chiodi, Paolo Facchinetti, FerrarioFrères, Nicoletta Freti, Marco Grimaldi, Calisto Gritti, Clara Luiselli, Francesco Primbelli, Francesco Pedrini, Valentina Persico, Alfa Pietta, Carlo Previtali, Ugo Riva, Augusto Sciacca, Bruno Visinoni.

 

  CRIMEN - GOTICO BERGAMASCO
Storia di musica e di morte


Romanzo di Marco Carminati

• Formato cm 15x22
• 216 pagine
• Rilegatura con copertina cartonata rivestita in similtela
• Sovraccoperta a colori plasticata

ISBN 978-88-7201-424-0


Euro 20,00

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Crimen - Gotico Bergamasco   Torna la coppia d’investigatori di Miserere. L’enigma Donizetti, per un caso di omicidio e furto di un antico violino, che porta con sé una scia di sangue, iniziata secoli prima. Un abate in odore di eresia, nella Val Borlezza seicentesca; antichi testi mitraici per evocare Lucifero; un sopranista strappato fanciullo alle sue montagne, per il miraggio dei palcoscenici veneziani; un anziano gesuita, violinista virtuoso ed esperto di culti persiani, ucciso ai giorni nostri nella pineta di Schilpario e una band heavy metal dedita ad ogni eccesso. E poi ancora collezionisti di antichi strumenti dal valore commerciale astronomico, ancor più preziosi sul piano simbolico, spiniti da un revanscismo nazionale pronto ad uccidere.
Questo lo scenario in cui si trovano a indagare il musicologo Gian Andrea Personeni e la poliziotta Cristiana Danesi, in una Bergamo elettrizzata dalla nomina a “Capitale Italiana della Cultura” insieme a Brescia. Una strana vicenda subito parsa troppo sospetta per accontentarsi delle frettolose conclusioni cui sono giunte le indagini ufficiali. Uno stravagante viaggio nel crimine, di ieri e di oggi, che porta il lettore a contatto con angoscianti storie nere della terra orobica e veneziana, attraverso un arco temporale dall’ampio respiro, dove la vita e la morte s’intrecciano con un ritmo incalzante.
 

  SETTECENTO INEDITO
A BERGAMO
Pittori, decoratori e stuccatori
per Palazzo Terzi


di Amalia Pacia

• Formato cm 17x24
• 56 pagine
• 46 fotografie a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-425-7


Euro 13,00

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Il volume, che esce per iniziativa dell’Associazione per Palazzo Terzi Onlus, rende conto sia del lungo e paziente lavoro di Amalia Pacia condotto nelle carte dell’Archivio di famiglia, depositato presso la Biblioteca Civica “Angelo Mai”, sia dell’esplorazione del palazzo, consentita più volte dalla famiglia Terzi. Il testo testimonia oltre trent’anni di lavori strutturali e di arredo pittorico promossi principalmente da Gerolamo Terzi e dal nipote Antonio Terzi che interessarono il palazzo, mirati a rinnovare i saloni del piano nobile e ad allestire ex novo ambienti e appartamenti secondo un gusto spiccatamente rococò. La sequenza delle opere ha consentito di accertare nomi di pittori, di intagliatori e di doratori, in grande parte ancora da identificare e probabilmente attivi in altre dimore lombarde. Notizie archivistiche del tutto inedite hanno consentito inoltre di seguire l’edificazione dello straordinario Gabinetto degli Specchi, un vero e proprio unicum nell’ambito dei palazzi aristocratici di Bergamo. Giovan Battista Caniana, ebanista, intarsiatore ed architetto ne fu l’ideatore, coadiuvato per gli intarsi dalla figlia Caterina e dal figlio Giuseppe.  
  • Settecento inedito a Bergamo - copertina Settecento inedito a Bergamo - copertina Saluti da Bergamo_Copertina
  • Salottino degli specchi Salottino degli specchi
  • Le quattro stagioni Le quattro stagioni
  • Affresco di Vincenzo Angelo Orelli Affresco di Vincenzo Angelo Orelli
  • Il sodalizio Ferrario-Brignoli Il sodalizio Ferrario-Brignoli

  VITTORIO E AGOSTINO MANINI
DIPINGERE LA FEDE


Testi di Silvio Tomasini, Rossella Della Monica, Laura Vavassori Bisutti

• Formato cm 16,5x23,5
• 84 pagine
• 66 tavole a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-426-4


Euro 20,00

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Vittorio e Agostino Manini - Dipingere la fede   A 135 anni dalla nascita di Vittorio Manini e 101 da quella del figlio Agostino, i discendenti e la comunità di origine dedicano una riflessione alla produzione sacra di questi due pittori, auspicando che questa possa trovare futuri approfondimenti. Se ben si esamina la biografia di questi due artisti, si capisce infatti che il legame con la Chiesa e con le chiese del loro tempo fu tutt’altro che secondario. La chiesa parrocchiale di Mazzoleni di Sant’Omobono accolse persino gli spazi del laboratorio di questi artisti che, come in una bottega dei secoli precedenti, per decenni salirono sui ponteggi di tante chiese bergamasche e non solo e, passandosi letteralmente i pennelli, colorarono la quotidianità liturgica e spirituale delle comunità che vi abitavano. La generosità dei fedeli e il desiderio dei loro parroci di far parlare le proprie chiese furono tra le motivazioni che consentirono a Vittorio prima e ad Agostino poi di viver di pittura. La lunghissima schiera di disegni, bozzetti, cartoni di spolvero, che stanno nella scia di questa produzione specifica, dimostra la necessità di un confronto continuo con i soggetti cari alla devozione a partire dalla Vergine Maria, fino alle scene sacre che decorano volte, cappelle, cupole, battisteri. Il volume accenna alle dinamiche che caratterizzano queste commissioni, che in alcuni casi, come nella cupola di Trescore Balneario, raggiungono proporzioni davvero monumentali. Bedulita, Valsecca, Capizzone, Palazzago, Albano, sono solo alcune delle comunità le cui chiese hanno visto impegnati Vittorio, Agostino o entrambi (la commistione è così puntuale che in alcuni casi è difficile distinguere la mano del padre da quella del figlio). L’oggettiva amabilità di alcuni dipinti di Vittorio Manini e la fedeltà a modelli figurativi conservata dal figlio Agostino non possono tuttavia prescindere, prima che da una formazione accademica, da un clima spirituale in cui fin da piccoli si sono trovati immersi nella terra della Valle Imagna.

  BERGAMO
Il paesaggio dell'acqua dalle sorgenti alla pianura

Testo di Renato Ferlinghetti
Fotografie di Dimitri Salvi

• Formato cm 24,5x30
• 128 pagine
• 160 fotografie a colori
• Rilegatura cartonata con plancia
UNICA EDIZIONE IN ITALIANO
E INGLESE

ISBN 978-88-7201-415-8

Euro 40,00

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L’acqua, bene prezioso ed elemento essenziale per la vita, è parte fondante del paesaggio che costituisce il territorio bergamasco, dai luoghi incontaminati come i laghetti sulle cime delle Orobie, le cascate e i ruscelli, ai grandi fiumi che hanno dato il nome alle nostre valli, il Serio e il Brembo, dai corsi d’acqua che attraversano la pianura, come l’Adda e l’Oglio, ai laghi d’Iseo e di Endine. Ma il paesaggio dell’acqua non è solo naturale, è anche frutto del progresso della civiltà idraulica nella storia e della notevole capacità progettuale che ne è derivata: ecco quindi le rogge, i canali e i fontanili, che hanno reso possibile lo sviluppo e l’arricchimento del territorio e che oggi possiamo vedere solo in alcuni punti, per questo unici, della città e della provincia. Dai boschi alle colline, dalla flora alla fauna, dai borghi lacustri ai paesi sorti lungo le sponde dei fiumi, dagli sport acquatici alle passeggiate lungo i corsi d’acqua, dalle fontane ai ponti, il volume raccoglie le immagini colte dall’occhio sensibile del fotografo Dimitri Salvi e il testo approfondito di Renato Ferlinghetti, geografo e naturalista, restituendoci un grande affresco sul tema dell’acqua nel paesaggio bergamasco con l’intento di evidenziarne l’importanza e sensibilizzare al rispetto per l’ambiente.  
  • Bergamo. Il paesaggio dell'acqua - Copertina Bergamo. Il paesaggio dell'acqua_copertina Bergamo. Il paesaggio dell'acqua - Copertina
  • Acque di montagna Acque di montagna
  • Sorgenti del Brembo e cascate della val Sambuzza Sorgenti del Brembo e cascate della val Sambuzza
  • Acque di collina Acque di collina
  • Brembate Sopra Brembate Sopra
  • Acque di lago Acque di lago
  • Lago d'Iseo-Predore Lago d'Iseo-Predore
  • Acque di città Acque di città
  • La fontana del monumento ad Antonio Locatelli La fontana del monumento ad Antonio Locatelli
  • Acque di pianura Acque di pianura
  • Acque di pianura Acque di pianura

  EMOZIONI IN NATURA
OROBIE DA VIVERE


Testo di Pino Capellini
Fotografie di Dimitri Salvi

Con il Patrocinio del Club Alpino Italiano - Sezione di Bergamo

• Formato cm 24,5x30
• 128 pagine
• 167 fotografie a colori
• Rilegatura cartonata con plancia
UNICA EDIZIONE IN ITALIANO
E INGLESE

ISBN 978-88-7201-407-3

Euro 40,00

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Iniziativa culturale promossa da Fondazione Credito Bergamasco

Le Orobie, che cosa sono? Non c’è dubbio alcuno che la risposta sia: montagne. A queste montagne è legata l’esistenza di un gran numero di bergamaschi: un’infinità se partiamo dai primitivi cacciatori che si spinsero nelle vallate in­seguendo la selvaggina, cui si aggiunse la capacità di sfruttare le risorse del suolo.
Forse si deve a questo lo sviluppo di traffici tra la pianura e le Alpi, gli scambi tra popoli provenienti anche da lontano, i primi insediamenti. Non casuale la nascita di un villaggio in un punto strategico prossimo allo sbocco di due vallate attraverso le quali era possibile l’accesso al cuore del sistema montuoso che chiamiamo Orobie. E nelle radici di questo primitivo gruppo di capanne c’è Bergamo. Ed è da questo punto di partenza unico che attraverso la consultazione di mappe, letture, escursioni, ascensioni per colli e monti, ricordi e memorie inizia l’esplorazione di un territorio entro il quale si cela non solo la “grande bellezza” del patrimonio storico, artistico, culturale ma anche l’unicità di un ambiente dove l’incontro con la natura è tale da suscitare profonde emozioni.
 
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  SALUTI DA BERGAMO
Il fascino di una città nelle cartoline d'epoca (1890-1940)


di Vincenzo Mazzoleni


• Formato cm 17x24
• 224 pagine
• 260 cartoline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-416-5

Euro 30,00

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Questo libro è frutto di un’ampia selezione di migliaia di cartoline illustrate provenienti dalle collezioni di Bruno Corna e Angelo Invernici, testimonianza di un’epoca che ci restituisce un ritratto di Bergamo davvero originale e ricco di fascino, anche per gli eventi che caratterizzano il periodo 1890-1940, con i fermenti del nuovo secolo e le aspettative collegate, le due guerre mondiali, i totalitarismi, ecc.
Il racconto di Bergamo qui proposto trae inevitabilmente origine dalla necessità di illustrare la città con le sue peculiari caratteristiche, in primis le due città, alta e bassa, con due centri e due storie, la Città Alta vista da Porta Nuova, da quasi due secoli la veduta-simbolo di Bergamo, l’antica Fiera di Sant’Alessandro e il Sentierone e poi le porte, i borghi, i quartieri. Non meno importante di questo è l’approccio tematico, vale a dire il ritratto di Bergamo attraverso le persone che l’animano e le conseguenti attività: i trasporti, il lavoro, l’istruzione, i teatri e la musica, l’ospitalità (alberghi e ristoranti), la sanità pubblica, le fiere e le feste, le rogge, lo sport e i divertimenti.
 
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  SALUTI DA ROMANO
DI LOMBARDIA
Il borgo e la città: luoghi, persone
e vicende nelle vecchie cartoline

Dalla collezione di Fabrizio Volpi
A cura di Marco Maltempi e Vincenzo Mazzoleni


• Formato cm 17x24
• 204 pagine
• 173 cartoline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-419-6

Euro 25,00

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Quinto volume della collana Saluti da... dedicato a Romano di Lombardia, di cui quest’anno ricorrono i sessant’anni dall’elevazione a città (1962-2022).
Per l’antichità delle sue origini, per la presenza nel suo territorio di monumenti insigni, per la numerosità della sua popolazione e per l’importanza delle iniziative commerciali e industriali che hanno rappresentato un popolo di aggregazione, molte sono le testimonianze illustrate giunte sino a noi.
Ecco il ritratto di Romano di Lombardia tramite le sue cartoline e i testi che ci conducono per mano tra le antiche contrade del borgo, all’imponente Rocca e alla maestosa parrocchiale di Santa Maria Assunta e ci raccontano la vita dei romanesi con il loro lavoro, le guerre, le scuole, l’evolversi di un popolo dall’inizio del Novecento fino ai decenni successivi alla seconda guerra.
 
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  SALUTI DA COLOGNO AL SERIO
Frammenti di storia e vita quotidiana nelle vecchie cartoline


A cura di Domenico Gabbiadini
e Vincenzo Mazzoleni


• Formato cm 17x24
• 200 pagine
• 118 cartoline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-420-2

Euro 25,00

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Sesto volume della collana Saluti da..., dedicato a Cologno al Serio. Un borgo tutto da scoprire, per chi lo accosta per la prima volta, ma non di meno per chi, essendovi nato, o comunque abitandolo, rischia spesso di riservargli un occhio distratto.
Le belle cartoline sono accompagnate da testi che descrivono in modo immediato, spesso con le vive parole di anziani, le loro esperienze legate ai luoghi, alle vicende e agli aspetti quotidiani della loro vita in paese, con particolare riferimento alla famiglia, al lavoro, ai giochi, alla scuola, alla religiosità. Questo risultato è stato possibile anche grazie al progetto di recupero della memoria storica, promosso e sostenuto dall’amministrazione comunale di Cologno, che ha visto la partecipazione di numerose persone, attraverso una serie di interviste fatte da giovani colognesi ai concittadini anziani.
 
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  SALUTI DA PONTE SAN PIETRO
Da borgo a città: una storia raccontata dalle vecchie cartoline


Dalla collezione di Roberto Scudeletti
A cura di Vincenzo Mazzoleni

• Formato cm 17x24
• 216 pagine
• 183 cartoline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-412-7

Euro 25,00


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Terzo volume della collana Saluti da..., dedicato a Ponte San Pietro. [...]
Le cartoline di Ponte San Pietro qui presentate coprono un arco temporale circoscritto eppur significativo e passarle in rassegna significa dunque compiere un affascinante viaggio nei luoghi visti dai nostri padri e dai nostri nonni; significa percorrere nel tempo e nello spazio un tragitto, nel corso del quale la comunità intera ha cambiato parzialmente volto anche a causa delle trasformazioni urbanistiche, che non prescindono mai da un contestuale cambiamento culturale e sociale.
Le cartoline sono accompagnate da testi dai quali emerge il ritratto di uno spaccato di vita, di un frammento d’epoca, di mode e gusti fortemente intrisi delle passioni, delle gioie e delle sofferenze quotidiane di chi ha vissuto prima di noi e in qualche misura ha plasmato il nostro modo d’essere oggi.

 
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  SALUTI DA TREVIGLIO
Un viaggio di cent'anni nelle vecchie cartoline


Dalla collezione di Lino Ronchi
Testo di Marco Carminati
A cura di Vincenzo Mazzoleni

• Formato cm 17x24
• 216 pagine
• 180 cartoline a colori
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-406-6

Euro 25,00


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Il ritratto di Treviglio qui proposto è inevitabilmente soggettivo – né potrebbe essere diversamente, essendo affidato ad uno strumento davvero singolare, oggi forse desueto, ma solo fino a poco tempo fa molto popolare, come quello delle cartoline illustrate – e non tenta approcci tributari di nessuna “scienza maiuscola”: questo libro ha solo la modesta ambizione di parlare all’occhio e al cuore di chi lo sfoglia, forse per rivivere qualche briciola di ricordo, o di chi, ancora troppo giovane, ha tuttavia la sana curiosità di scoprire le proprie radici.
È “un biglietto da visita” immaginato per quanti giungono nella nostra terra per la prima volta, ma vuole anche essere un omaggio a coloro che già conoscono questa terra, e soprattutto ai Trevigliesi di ogni età.
Saluti da Treviglio contribuisce a preservare le radici di ciò che siamo, mantenendo vivo il ricordo della terra in cui viviamo. Per apprezzare pienamente il fascino discreto di Treviglio.
 
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  MOSAICO TREVIGLIESE
Antologia di racconti fra il Santuario delle Lacrime e il Campanile dell'Assunta

Testi di Marco Carminati
Fotografie di Bruno Ferri


• Formato cm 17x24
• 208 pagine tra racconti e immagini
in bianco e nero
• Rilegatura in brossura


ISBN 978-88-7201-413-4

Euro 25,00

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Mosaico Trevigliese   Uno stravagante mosaico di tasselli scritti da una “penna locale”, con fatti e personaggi d’una storia plurisecolare tutta compresa fra il Santuario delle Lacrime e il Campanile dell’Assunta, o estesa poco oltre.
“Mosaico trevigliese” vuole essere una miscellanea cucita col filo di trent’anni d’elzeviri dello stesso autore e con le belle immagini che, sbiadite dalla distratta frequentazione quotidiana, necessitano dell’occhio di un fotografo esperto e sensibile, per ritrovare il loro fascino discreto. Il ritratto di Treviglio che emerge è indubbiamente soggettivo e ha la modesta ambizione di parlare sia a chi lo percorre per rivivere qualche ricordo, sia per la sana curiosità di scoprire qualcosa in più sulle proprie origini. In entrambi i casi, la cifra di lettura è un approccio letterario per immagini e poesia. E scorrere queste pagine vale la pena soprattutto oggi, nel quinto centenario del Miracolo, in cui l’orgoglio identitario ha giustamente ritrovato un nuovo slancio.

«Il mosaico è una tecnica decorativa che riproduce un disegno unico tramite diversi frammenti. Ogni frammento è utile per comporre l’insieme. In apparenza ogni singolo elemento sembra quasi non significare nulla, ma diventa poi fondamentale per il tutto.
Così sono questi racconti: ognuno di essi è una storia a sé stante, come la vita delle persone o gli episodi che raccontano. Messi insieme riproducono una storia più grande, un percorso che si snoda fra le vie del centro che uniscono il Santuario della Madonna delle Lacrime con la nostra Basilica. Possiamo quindi idealmente immaginarci a percorrere quelle strade come su un pavimento decorato di racconti, mentre sfogliamo un giornale, apriamo la terza pagina e leggiamo una storia, una storia particolare. Ogni persona che incontriamo, ogni via, ogni angolo ne custodisce una. E il fascino di questo volume è racchiuso nel saper rendere uniche, belle e particolari storie semplici, della vita di tutti i giorni, quelle che spesso non si conoscono e non si vedono [...].
Questo libro è quindi come una luce gentile e calda che esalta i dettagli del disegno di insieme per restituirci il tutto.
E in questo anno così particolare nel quale ricordiamo l’anniversario dei cinquecento anni del pianto miracoloso della Madonna delle Lacrime, la luce è ancora più calda e vivida (dalla presentazione di Juri Imeri, Sindaco di Treviglio)».

  DON ERNESTO CASTIGLIONI
Tracce di Memoria e Resistenza
a Treviglio
Collana Storie d'Archivio

A cura dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Treviglio

Testi e ricerca storica a cura
di Francesco Tadini


• Formato cm 15x21
• 44 pagine
• Rilegatura in brossura

ISBN 978-88-7201-413-4

Edizione fuori commercio

Don Ernesto Castiglioni   Nella biblioteca Civica “Carlo Cameroni” era noto da tempo un volantino con il comunicato del Comitato di Liberazione Nazionale locale e la replica del PFR Fascio Repubblicano di Treviglio in data 8 agosto 1944.
Al centro della polemica era don Ernesto Castiglioni, assistente dell’oratorio, arrestato il sabato precedente, 5 agosto, mentre, accompagnato da un gruppo di bambini di 9-10 anni, prestava qualche soccorso ai prigionieri chiusi nei carri bestiame del treno diretto ai campi di concentramento in Germania. [...]
I bambini furono terrorizzati dall’arresto e portarono subito la notizia alle case e alla parrocchia. Il timore e l’angoscia era che fosse condotto ai campi di concentramento in Germania con gli altri prigionieri. In realtà egli fu fatto scendere dal treno a Brescia e portato al carcere per l’interrogatorio. Si mosse con abilità e disinvoltura per evitare le accuse più pesanti: quelle di essere antitedesco e di essere in contatto con i partigiani. L’intervento del cardinal Schuster, che era stato subito informato dal parroco don Egidio Bignamini, dopo circa un mese lo fece trasferire da Brescia all’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, che era utilizzato dai Tedeschi per rinchiudervi i consoli delle nazioni straniere nemiche del regime. [...]
A gennaio 1945 poté tornare a Treviglio, ma alla fine di febbraio fu di nuovo arrestato dalla brigata fascista Muti con l’accusa di attività sovversive. Grazie alla sua presenza di spirito riuscì a fuggire dalla Casa del Fascio in cui era interrogato, passando attraverso i tetti delle case. A questo punto si diede alla macchia ed entrò tra i partigiani cattolici della brigata “Alto Milanese”, a cui aderiva anche la brigata “Treviglio”, che raccoglieva gli oppositori del regime fascista nel territorio.
L’episodio ed il suo protagonista, don Ernesto Castiglioni, sono ben rappresentativi del clima politico e sociale di quei mesi drammatici che hanno preceduto il crollo del nazifascismo e la fine della guerra. Sono tempi di violenti contrasti, di ferocia contro i nemici del regime e anche contro cittadini inermi colpevoli solo di essere ebrei [...] Sono persone, vicende e riflessioni che aiutano a capire la complessità della tragedia che sconvolse il mondo e il vissuto di coloro che vi furono coinvolti, senza nulla togliere alle ragioni della lotta per la libertà e per la democrazia. E la voce di don Ernesto, che ci giunge calda e pacata nella narrazione di quarant’anni fa, ce la fa rivivere senza acredine ma anche senza indulgenze, aggiungendovi qua e là alcune note argute (Dall'introduzione del volume).

  DALLA PARTE DEI BAMBINI
Il lungo viaggio dell’abate trevigliese Carlo Carcano dalla Lombardia austriaca alla moderna scuola primaria per l’infanzia

Testo di Marco Carminati


• Formato cm 15x21
• 40 pagine
• Rilegatura in brossura

Edizione fuori commercio

Asilo Carcano_Copertina   La vocazione pedagogica a Treviglio risale almeno a due secoli fa.
Basti pensare a istituzioni laiche come il Collegio Facchetti, o religiose come i Salesiani, le Canossiane, il Collegio degli Angeli, la Scuola San Martino, oppure a singole figure di educatori per così dire leggendari, come il maestro Zanovello, coadiutore laico salesiano, che insegnò a generazioni di alunni trevigliesi in oltre cinquant’anni di appassionata attività.
Ma che dire poi delle scuole d’infanzia in cui Treviglio si mostrò all’avanguardia già nel Lombardo Veneto e in tutto l’impero austroungarico, a suo modo e per certi versi modernissimo, grazie all’opera benemerita del sacerdote Carlo Carcano e alle sue lungimiranti intuizioni? Innovazioni pedagogiche di cui rimane oggi la preziosa e ancor feconda eredità, ovviamente maturata secondo il passo dei tempi nuovi. Probabilmente tutti i Trevigliesi sanno oggi dell’esistenza della Scuola Materna Carcano, ma non altrettanti conoscono qualcosa in più sulle origini di questo vivace asilo.
Oggi la struttura della scuola, nell’ottica che la contraddistingue, risponde perfettamente alla storia culturale della città e alla missione della Chiesa locale e si attiva per offrire ai bambini le preziose opportunità di un’originalità educativa aperta alla ricerca e alla sperimentazione, favorendo i rapporti con le altre istituzioni del territorio che svolgono un servizio pubblico non solo sociale.
Bambini dell'Asilo Carcano alla fine degli annni Cinquanta
L'asilo Carcano nei primi anni del Novecento

  ANTOLOGIA DI RACCONTI
1982-2022
Venti edizioni del Premio Letterario Gianfrancesco Straparola

A cura della Biblioteca Comunale Banfi di Caravaggio


• Formato cm 15x21
• 188 pagine
• Rilegatura in brossura


ISBN 978-88-7201-418-9

Euro 18,00

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Premio Straparola   [...] Un premio letterario come questo è una festa per tutti. Una celebrazione della parola, questa dea benevola e gentile, eppure potentissima quando si articola nel discorso narrativo e si fa storia.
Poiché sono presidente della giuria dal fatale anno 2000, ho partecipato a dodici edizioni del premio e ad altrettante cerimonie conclusive. Posso dirvi questo: durante l’atto finale del concorso, quando giurati, lettori, autori e amici degli autori si ritrovano insieme nell’affascinante sala del Centro San Bernardino per ascoltare i risultati, tutti sorridono. Il sorriso è la dimensione dominante di questa festa, dai visi di tutti trapela una curiosità intelligente e divertita. Ed è giusto, e bellissimo, che sia così.
Questa antologia dei racconti vincitori, divisi fra la sezione aperta a tutti e quella specificamente dedicata ai giovani, vuole essere un moltiplicatore di quei sorrisi. Qui dentro il lettore cercherà e troverà quello che abbiamo accennato sopra: mondi in cui riconoscere il proprio, ma sempre alterato dallo sguardo peculiare e dalla voce unica di chi quel mondo l’ha ricreato sulla pagina. In questa forbice, a volte appena socchiusa a volte spalancata, fra la dimensione dell’aspettativa e quella della sorpresa è racchiuso il fascino del testo letterario, in particolare quando l’attrattiva sta nel porsi in ascolto di una pluralità di voci come quelle che qui proponiamo.
Camminando lungo questo percorso che copre un arco di quarant’anni, chi legge vedrà le storie farsi frammenti e testimoni della Storia, come accade sempre.
Le tematiche ricorrenti sono quelle eterne della letteratura. L’amore, la famiglia, le relazioni fra gli esseri umani e gli abissi che si spalancano dentro ciascuno di noi. Il lavoro come condizione a volte stabile a volte dolorosamente precaria nella vita di tutti. L’amicizia e l’odio, il conflitto fra le generazioni, la lotta mai scontata fra il bene e il male. Ambientazioni familiari o esotiche, com’è normale per un evento che nel tempo è andato emancipandosi dalla propria vocazione provinciale, al punto che oggi non solo concorrono racconti da tutte le regioni d’Italia ma perfino dall’estero. La volontà che si oppone al destino o viceversa. L’affacciarsi sull’ignoto, che sia rappresentato da un mistero proposto con le cadenze della narrativa poliziesca o invece da una svolta inattesa nella vita. [...] (Dall'introduzione di Raul Montanari)

  CALVENZANO
Appunti&Spunti

Testi di Marco Carminati
Fotografie di Bruno Ferri


• Formato cm 17x24
• 160 pagine tra racconti e immagini
in bianco e nero
• Rilegatura in brossura


ISBN 978-88-7201-421-9

Euro 20,00

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Calvenzano Appunti e Spunti   Cosa ha in comune Gneo Publicio, suonatore di flauto nei riti di Cibele, con lo studente incarcerato per “lo sciopero dei sigari” ai tempi dell’Austria? O Johannis Bellus de Calvenzano e il suo convento degli Umiliati, col giornale italo-americano che menzionava «la perfetta esecuzione del Corpo Musicale di Calvenzano»? E i fratelli Andrea, Emilio ed Ernesto Torri, distintisi nei moti risorgimentali, con la gloriosa Cooperativa Agricola, che rischiò di fallire per il crollo della sede? O la popolare “zia Rosetta”, per cinquant’anni china sui registri dell’anagrafe, redatti con cannuccia e pennino?
Una storia riunisce queste vicende. È quella della comunità di Calvenzano, ricostruita con frammenti del trentennale lavoro che uno scrittore locale ha dedicato al territorio. A cucire le parole dell’affresco ci pensano le belle immagini di un fotografo professionista, innamorato della “Bassa bergamasca”. Sfogliare questo volume è una piacevole occasione per ritrovare noi stessi, la nostra cultura, le nostre tradizioni e andare orgogliosi della nostra identità e appartenenza.

«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti», scrive Cesare Pavese ne “La luna e i falò”. [...]
Questo agile volume nasce dalla collaborazione di persone innamorate della ‘nostra terra’, che è anche la loro terra, essendo l’autore, Marco Carminati, un nostro concittadino e il fotografo, Bruno Ferri, un trevigliese che ben conosce e apprezza Calvenzano. Persone desiderose di tramandare alle nuove generazioni ‘il seme vivo di una comunità’, capace di germogliare nuovamente anche a distanza di anni, per parlare di un paese e di una comunità in qualche modo unici e meravigliosi.
Il ritratto di Calvenzano qui proposto è inevitabilmente soggettivo, affidato cioè ad una narrazione artistica che predilige, anziché l’esplorazione metodica dello storico, quella che dà voce all’emozione, alla sorpresa, alla scoperta di frammenti di storie di ieri, capaci di vivere intensamente ancora oggi e di farci viaggiare con la fantasia». (dall'introduzione di Fabio Ferla, Sindaco di Calvenzano)


  IL GIUDICE IN CANOA
COSTANTINO BELTRAMI ALLE FONTI DEL MISSISSIPPI

Romanzo di Marco Carminati

• Formato cm 15x22
• 216 pagine
• Rilegatura con copertina cartonata rivestita in similtela
• Sovraccoperta a colori plasticata

ISBN 978-88-7201-410-3

Euro 20,00

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Il Giudice in canoa - Romanzo   Filantropo e scrittore, acuto linguista e impavido avventuriero, Giacomo Costantino Beltrami, deluso dalla meteora napoleonica, in cui aveva invano creduto, esplora le giovani colonie americane, fertile terreno delle nuove utopie politiche, giungendo a scoprire le sorgenti del Mississippi in compagnia dell’inseparabile parapioggia rosso e d’innumerevoli casse di oggetti etnografici. Lo precede la fama di grande guerriero e stregone, guadagnata facendosi stimare dai nativi, verso cui mostra sempre rispetto e curiosità. La sua statura scientifica e morale, che purtroppo non ricevette mai la giusta luce qui da noi, venne riconosciuta dagli americani, che gli dedicarono nel Minnesota una contea ed una cittadina e seguitano a celebrarlo ancora oggi in diverse occasioni. Appunto i prossimi festeggiamenti dei duecento anni dalla scoperta della fonte del massimo fiume nordamericano, che cadranno nell’agosto 2023, attivano la sinergia fra uno scrittore bergamasco ed una regista di sangue dakota, che per queste celebrazioni progettano un serial televisivo, destinato al pubblico di qua e di là dell’Atlantico, forse per la prima volta concordi nell’ammettere i meriti del grande esploratore, misconosciuto dalla storia. All’iter di stesura della fic­tion italo-americana-canadese, e ai suoi capitoli più significativi, si rifà questo libro stravagante. Non certo l’ennesima biografia, cui le pagine di un romanzo aggiungerebbero ben poco, ma il sincero omaggio ad un bergamasco singolare, la cui gloriosa memoria deve rimanere viva nelle nuove generazioni, per l’anelito di libertà e fratellanza che ha pervaso la sua avventurosa e indomita esistenza, affrontate senza risparmiarsi il pesante tributo di sacrifici e sofferenze, entusiasmi, amarezze e delusioni, sempre richiesto dalle più ardue imprese dell’umanità.

Altri romanzi di Marco Carminati pubblicati da Grafica & Arte: Le ali nere del Caravaggio - Vince Luna! Un frammento della nostra storia sepolto lungo la via Argentea - Contessa Clara mia diletta... Pagine bergamasche del primo Verdi patriota, dal suo Nabucco alla coscienza nazionale - Gli ultimi leoni. Come le Mura di Bergamo furono salvate - Sacra Maestà, ho Bergamo nel cuore. Un’autobiografia mai scritta da Giacomo Quarenghi - Il testimone. Ipotesi stravaganti su Fermo Stella, la sua terra e i suoi capolavori - Giallo bergamasco. Intrighi e spie in terra orobica nella Belle Époque - Noir bergamasco. L’ombra dei Disciplini - Miserere. L’enigma Donizetti.

  BORGHI STORICI D'ITALIA

Testo di Marco Carminati

• Formato cm 24,5x30
• 136 pagine
• 151 fotografie a colori
• Rilegatura cartonata con plancia

UNICA EDIZIONE IN ITALIANO
E INGLESE


ISBN 978-88-7201-380-9

Euro 40,00

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... Pochi altri Paesi forse, come l’Italia, possono vantare una così fitta schiera di piccole-grandi perle viventi, dove l’ingegno dell’uomo, la sua dedizione al lavoro, i suoi affetti e le sue ambizioni hanno trovato una forma: fatta talvolta di semplice pietra o mattoni, talaltra di oggetti del quotidiano, di giardini fioriti, di edicole, viti e filari. Splendidi luoghi di ieri, protetti da mura che li avvolgono come attenti e gelosi custodi, plaghe innervate da reti di vicoli e piazze che le rendono vive e al pari di minuscole vene sanno drenare e trasmettere fluidi vitali stillati da esistenze e destini, sgranati a migliaia nella notte dei tempi. Reliquie preziose di un sapere antico, che viene tramandato con passione da chi per amore e per scelta, o forse soltanto per sorte, lì vive ancor oggi. Ci piacerebbe accompagnare idealmente i passi di chi, al nostro fianco, è disposto a scommettere su di un’esperienza diversa e del tutto speciale, che trasuda cultura e bellezza e va declinata, prima di tutto, secondo il parametro “uomo”. ...

 
  • Copertina Copertina
  • Ricetto di Candelo Ricetto di Candelo
  • Montemarcello - Tellaro - Riomaggiore Montemarcello - Tellaro - Riomaggiore
  • Asolo Asolo
  • Verucchio Verucchio
  • Santa Fiora - Porto Ercole - Montemerano - Anghiari Santa Fiora - Porto Ercole - Montemerano - Anghiari
  • Locorotondo Locorotondo
  • Marzamemi - Erice - Savoca - Cefalu' Marzamemi - Erice - Savoca - Cefalu'
  • Pacentro - Navelli Pacentro - Navelli
     

  RIEDIZIONE 2022
BERGAMO NELLA STORIA, NELL'ARTE
Nuova guida pratica della città
Edizioni in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo

a cura di Beatrice Gelmi
e Valeriano Sacchiero


• Formato cm 19,5x26,5
• 64 pagine
• 144 fotografie a colori
• Rilegatura in brossura

Euro 8,50

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Bergamo nella storia nell'arte

8000 metri di vita 8000 METRI DI VITA

di Simone Moro
DISPONIBILE SOLO IN E-BOOK

• Formato cm 25x33
• 168 pagine
• 188 vedute panoramiche ad alta quota
• Indicazione grafica degli itinerari alpinistici corredati da testi e foto a commento
• Sovraccoperta a colori plasticata

UNICA EDIZIONE IN ITALIANO E INGLESE

ISBN 978-88-7201-319-9


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  8000 metri di vita LA RIVISTA DI BERGAMO


Trimestrale d'arte, cultura e immagine

 

 

 

 

 



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